Un viaggio o una vacanza negli Stati Uniti in compagnia dei nostri dispositivi e supporti digitali come il telefonino, il computer e l’iPad richiede delle precauzioni particolari per evitare intoppi? Le cronache degli ultimi tempi ci hanno rivelato che per qualcuno il passaggio alla dogana è stato piuttosto complicato e problematico. Dei lunghi interrogatori e delle meticolose ispezioni dei profili dei social media; un controllo dei social network e delle e-mail: questi sono alcuni degli episodi raccontati dai viaggiatori diretti negli Stati Uniti. Per qualcuno le verifiche doganali sono poi sfociate nel divieto di entrare negli USA. Ha fatto scalpore il caso di un’insegnante di Zurigo trattenuta per 24 ore al suo arrivo all’aeroporto di New York, una vicenda che aveva colpito l’opinione pubblica lo scorso mese d’ aprile: il suo telefono era stato perquisito dai doganieri statunitensi, poi le era stato negato l’ingresso nel Paese. Ma i doganieri statunitensi hanno il diritto di perquisire i nostri computer e smartphone? E come assicurarsi, quindi, un viaggio negli Stati Uniti senza troppi problemi alla dogana? La parola ad un esperto che, consapevole dei rischi che si possono correre in America quando si viaggia con dei dispositivi digitali, offre alcuni suggerimenti.
Ne parliamo con: Alessandro Longo, giornalista specializzato in nuove tecnologie e direttore di Agendadigitale.eu.
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