Figura monumentale del teatro di narrazione fin dagli anni Settanta, è autore e interprete di storie di forte impatto civile. Ha scritto pagine importanti della Storia del teatro, facendosi testimone e portavoce della memoria collettiva e raccontando il cambiamento della società. Ha rielaborato e attualizzato una forma di comunicazione antica come quella del racconto orale per portarla al grande pubblico, sul palcoscenico e con memorabili dirette televisive - una per tutte il Vajont, con oltre 3 milioni di spettatori inchiodati allo schermo - costruendo monologhi basati sul grande giornalismo d’inchiesta, dal Racconto per Ustica, a Bhopal, a Parlamento chimico, sui disastri ambientali in India e quelli degli impianti petrolchimici di Marghera, accostandosi anche alle più rinomate testate come Report su Rai Tre.
In tour con lo spettacolo Sani! Marco Paolini arriva al Teatro Sociale di Bellinzona il 2 e il 3 febbraio, e il 4 al Palacreberg di Bergamo per poi spostarsi in Sud Italia. Sani è un’espressione usata per dare il saluto ai piedi delle Alpi, nella valle del Piave. Viene da Salus, riassume il senso del teatro per questo tempo. Un teatro che mette insieme creando ponti. “È un abbraccio, un augurio, un invito a provarci, un tonico contro la solitudine”.
Sul palco, storie e canzoni seguono un filo autobiografico. Una ricca ballata popolare che ripercorre momenti di crisi piccoli e grandi, personali e collettivi che hanno cambiato il corso delle cose. Si parte dai temi della crisi climatica e della transizione ecologica, questioni sempre più centrali nell’opera di Paolini, che hanno ispirato anche il successo televisivo La Fabbrica del mondo assieme filosofo ed evoluzionista Telmo Pievani.