pugno, picchiare, picchiatore
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Un trattato di botte (1./2)

Con Elisa Manca e Sarah Tognola

  • iStock
  • 23.03.2021
  • 10:05

Negli anni ottanta nella Svizzera italiana nasceva il movimento dei picchiatori: piccole e grandi bande di adolescenti impegnati a difendere il territorio, l’onore delle ragazze, il “diritto” di occupare senza intrusioni il miglior tavolino del bar.
Manuela Mazzi, scrittrice e giornalista, ha voluto rappresentare con un libro questa parte di Svizzera decisamente lontana dagli stereotipi. Ne è nato un, “Breve trattato sui picchiatori nella Svizzera italiana degli anni ottanta”: una raccolta di storie di vita, schede biografiche che raccontano di pugni, duelli e violenza esercitata “secondo codici quasi cavallereschi”. Una mappa dei picchiatori singoli, bande, cronache di risse, i commenti della stampa.
Il Trattato evoca anche un’epoca della nostra storia attraversata da conflitti politici e sociali, tensioni - e transizioni - identitarie, discriminazioni e disuguaglianze sociali. Inevitabili i confronti con l’attualità, segnatamente i fatti accaduti sabato sera sulle rive del Cassarate di Lugano, con un centinaio di giovani in rivolta contro gli agenti intervenuti per interrompere la festa illegale.

Sono ospiti:
Manuela Mazzi, scrittrice e giornalista
La testimonianza di un ex picchiatore mai pentito
Reto Medici
, magistrato dei minorenni
Luca Bertossa, sociologo e direttore delle inchieste federali fra la gioventù (Ch-X)