Setak
Babilonia

Setak

di Sergio Albertoni e Valerio Corzani

  • 12.04.2020
  • 54 min
  • RSI
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Il legame con la sua terra è marchiato già nel suo nome d'arte, Setak. Non un nickname ammiccante ma un rimando preciso alle sue origini perché i suoi antenati costruivano setacci, gli strumenti utilizzati per filtrare la farina. Nicola Pomponi, giovane chitarrista e cantautore da Penne, paesino in provincia di Pescara, dice di aver imparato a suonare e a cantare prima che a leggere e a scrivere. Musicista eclettico, Nicola è cresciuto ascoltando i classici del pop-rock, del blues e del soul anglo-americani ma per incidere il suo primo album da solista, uscito ad inizio anno, non ha scelto l’inglese e nemmeno l’italiano, ma la lingua della sua infanzia ovvero il dialetto dell’entroterra pescarese. Nasce così la sua "Blusanza", ovvero blues e transumanza, sentimento e appartenenza, un neologismo che allude a una condizione dell’anima, a uno sguardo sul mondo, alla ricerca delle radici e contemporaneamente di un nuovo futuro. Attraverso questa sorta di “meticciato dell’anima” Setak riesce a scavare nei ricordi, trovando emozioni potenti e senza tempo grazie alle quali, anche gli ascoltatori, possono orientarsi e riconoscersi. Verificheremo insieme, naturalmente, tra un ascolto e l’altro del nostro sbalestrante itinerario sonoro.

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