L'opera contemporanea è morta? È un'annosa questione su cui ci si interroga ormai da alcuni decenni. Le poche commissioni e le pochissime produzioni non sarebbero sufficienti a sostenere il contrario e in un suo recente articolo Carlo Piccardi arriva addirittura ad ipotizzare che l’opera contemporanea sia un genere strutturalmente impossibile. Tuttavia fenomeni come Kaija Saariaho, Philip Glass o Tan Dun, rappresentati senza sosta sui palcoscenici di tutto il mondo, fanno ipotizzare che qualcosa si muova… A sostenere le ragioni opposte di questo antico dilemma, "Voi che sapete" ospita Carlo Piccardi e Carlo Ciceri.
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