Chi salverà la biodiversità, la più grande ricchezza che abbiamo? La vita, animale e vegetale, si manifesta in una fantastica molteplicità di forme e colori e questa varietà è il nostro più grande tesoro. Luoghi come il Mediterraneo sono scrigni di biodiversità, minacciati dalle attività dell’uomo, dai cambiamenti climatici e dalla diffusione di specie aliene. Nel romanzo La storia infinita, di Michael Ende, si parla di un mondo fantastico, Fantàsia, minacciato dal Nulla che lo sta distruggendo, e di un ragazzino di nome Bastian, che insieme al suo alter ego Atreyu e al drago Falkor, riuscirà a salvarlo; da quel romanzo, negli anni ‘80, fu tratto un film di successo: nel nostro racconto intorno alla biodiversità, troveremo anche rimandi a questa storia. Nel 2022 il CNR, il più importante ente di ricerca italiano, ha ricevuto dallo Schmidt Ocean Institute, fondato nel 2009 dall’ex CEO di Google, Eric Schmidt, e dalla moglie Wendy, una nuova nave oceanografica, la Falkor, diventata poi Gaia Blu, un gioiello di tecnologia, che fra le varie attività avrà il compito di supportare la ricerca intorno alla biodiversità marina, soprattutto nel Mediterraneo. In occasione del Festival della scienza di Genova, la nave è stata attraccata al Porto vecchio e così siamo andati a scoprirla, accompagnati da alcuni ricercatori del CNR. A tutto ciò si lega anche la nascita di un nuovo importante centro di riferimento per lo studio, la salvaguardia e il ripristino della biodiversità, il National Biodiversity Future Center (NBFC), creato grazie al finanziamento stabilito dal governo italiano del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, un piano che rientra nel programma dell’Unione europea Next Generation Europe, 750 miliardi di euro destinati a promuovere la ripresa europea dopo il COVID-19, in chiave green e di sviluppo digitale. Di tutto questo parliamo nel Giardino di Albert, accompagnati dalle suggestioni di un racconto che continua a far sognare, quello di Bastian e del drago Falkor.
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