Anche se pochi ne sono a conoscenza, il sistema produttivo operistico della Svizzera tedesca segue la tradizione nordeuropea del cosiddetto “teatro di repertorio”, che paragona la casa d’opera ad una biblioteca e le produzioni ai libri. In questa prospettiva, ogni teatro deve possedere un archivio di produzioni dei massimi titoli del repertorio, per riportarle ciclicamente in palcoscenico ad intervalli regolari e permettere così a pubblici di ogni generazione di fruire dei grandi capolavori del melodramma. A questa categoria di lavori, appartiene la produzione dello Zauberflöte di Mozart in scena a Berna fino al 12 giugno di cui ci racconta tutto Lalitha Del Parente. Di Svizzera, però, si parla anche nella cartolina che Sabrina Faller ci invia da Basilea nell’intervallo; ma con la Svizzera ebbe grandi rapporti - nel corso della vita - anche lo scrittore russo Aleksandr Ivanovič Turgenev, sfegatato melomane che ha lasciato amplissime testimonianze epistolari della sua passione per il canto – come dimostra il professor Ugo Persi nel libro pubblicato da Lemma Press: Ivan Tugenev. Lettere e Musica.
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