Ipotizziamo che ChatGPT commetta un errore per colpa di una “allucinazione” e supponiamo che noi riportiamo questa notizia falsa che arreca danno a qualcuno: di chi è la colpa? Una sentenza pronunciata nello Stato della Georgia non attribuisce la responsabilità a ChatGPT. Questo perché non c’era né un fine discriminatorio premeditato e neppure negligenza da parte di OpenAI nel programmare il modello. La colpa è quindi tutta di chi ha riportato l’errore senza verificarne la veridicità.
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