“Ci aspettiamo una battaglia ma l’obiettivo restano i tre punti”

Vincere per dare seguito alla bella prestazione contro il Kosovo. L’obiettivo per la Svizzera domani sera è chiaro: pur piena d’insidie e probabilmente più difficile rispetto a quella contro l’arrendevole formazione di Foda, la sfida alla Slovenia (in diretta su RSI LA2, su Rete Uno e in streaming dalle 20h00) rischia di essere già un punto di svolta fondamentale in queste qualificazioni. Vincere vorrebbe dire fare un balzo in avanti importante almeno verso i playoff, perdere ci farebbe tornare nella bagarre. “Abbiamo visto il match con la Svezia ma in realtà li stiamo studiando da tempo - ha commentato Yakin nella conferenza stampa della vigilia - Ci aspettiamo una battaglia con tanti duelli. Hanno un portiere (Oblak) e un attaccante (Sesko) di classe mondiale, ma anche gli altri seppur meno conosciuti sono buoni giocatori. Come noi amano tenere palla, dunque dovremo essere bravi a non permetterglielo imponendo il nostro gioco fin da subito come abbiamo fatto venerdì”.

Il CT dovrebbe affidarsi - salvo problemi fisici dell’ultimo minuto - alla stessa formazione che ha iniziato la partita con il Kosovo. Dunque in campo ci sarà pure Silvan Widmer, uno dei migliori della formazione rossocrociata. “Dovremo riproporre la stessa fame del primo tempo - ha commentato il laterale elvetico - Da quando ci siamo trovati in ritiro abbiamo sempre detto che volevamo uscire da queste due sfide con sei punti. Ora siamo a metà dell’opera, cercheremo di completarla contro la Slovenia. Dovremo essere più concentrati in fase difensiva”. A tenere banco alla vigilia però non è solo la tattica da usare contro gli sloveni ma anche la questione biglietti. Sono infatti solo poco più di 10’000 i tagliandi venduti finora, con il St.Jakob-Park che rischia di essere semivuoto domani sera. “Ce lo si poteva aspettare visto che il match è di lunedì sera - ha commentato ancora Yakin - Tante persone preferiranno goderselo in tv. Speriamo però che nelle ultime ore il numero di tifosi possa aumentare”. Anche perché, vista la buona prova con il Kosovo e la posta in palio, la Nazionale si meriterebbe una degna cornice.