“I motivi sono finanziari, tempi lunghi per problemi in partenza”

Il Bellinzona non ha più la sua licenza per giocare in Challenge League, ma domenica scenderà regolarmente in campo a Neuchâtel per la 17a giornata di campionato. Dal momento che vi è la possibilità di ricorso, la decisione odierna della Commissione licenze non ha un effetto immediato. Ma quali sono i motivi che hanno spinto la SFL a ritirare la licenza all’ACB?

“Ci sono due motivi - ha spiegato Eric Kaltenrieder, presidente della suddetta commissione - Il primo è la garanzia della banca, che non abbiamo ricevuto e che è necessaria per l’emissione della licenza. Deve essere di una banca svizzera o di una succursale svizzera di una banca estera di primo ordine. Poi c’è un secondo punto finanziario problematico legato alle casse del club, perché il club deve documentare ogni mese la sua salute economica e questo documento non ci è stato fornito”.

Ma è tutta l’operazione, a partire da quel 27 giugno quando il club granata è passato in mano a Trujillo, che non ha seguito un percorso lineare e che ha indispettito la SFL, tanto che nel comunicato di stamattina ha precisato che il tempo dell’indulgenza è finito. “Tra il passaggio di proprietà e l’odierno ritiro della licenza è passato tanto tempo perché è tutta la procedura che non si è sviluppata nel modo canonico - ha proseguito Kaltenrieder - Prima del passaggio di proprietà la SFL avrebbe dovuto accordare l’operazione, previa richiesta del club. La richiesta formale del Bellinzona è arrivata invece soltanto a metà del mese di settembre. Dopodiché c’è tutta una procedura di controllo e revisione che richiede il tempo che ci ha portato oggi alla decisione”.

E adesso? “Ora probabilmente il Bellinzona ci farà pervenire dei nuovi documenti e, se la commissione di ricorso accetterà questi documenti, ci si può aspettare che il club riceverà la licenza. Il che significa che la nostra decisione di oggi verrà annullata”, ha concluso Kaltenrieder.