Di tornei che vogliono lasciare un’impronta per il futuro

L’Europeo di calcio femminile, che dal 2 al 27 luglio ospiteremo qui in Svizzera, è il grande appuntamento dell’estate. Una manifestazione che si preannuncia come un evento chiave per il futuro del calcio femminile europeo, da anni in crescita. Tra sfide finanziarie, investimenti storici da parte della UEFA e grandi ambizioni in termini di sostenibilità, inclusione e visibilità mediatica, il torneo punta a lasciare un’impronta duratura. I numeri sono da record e le attese sportive elevate, con gironi competitivi e squadre protagoniste anche fuori dal campo. Tra queste la Nazionale svizzera in cui tiene banco la vicenda Alisha Lehmann. La star dei social non convocata in rossocrociato ma che tutti vogliono vedere in campo. Se n’è parlato a Tempi Supplementari con Katia Serra (ex calciatrice e oggi opinionista TV) e Marialaura Scatena (giornalista e blogger).

E poi il Mondiale per Club che si è aperto negli Stati Uniti. Partite da calcio estivo, a metà fra amichevoli ed esibizioni di strapotere. Come quello del PSG sull’Atletico Madrid o del Bayern Monaco sui malcapitati neozelandesi dell’Auckland City, squadra di semiprofessionisti. Una competizione che tanto è stata criticata ma che in molti vorrebbero giocare. E tanti chiedono un allargamento a 48 squadre. L’ospite era Paolo Tomasetti, giornalista del Corriere della Sera.