Messi e l'addio all'Argentina

L'amore tra la Nazionale argentina e Lionel Messi non è mai veramente sbocciato. Cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Barcellona dopo le prime esperienze di Grandoli e Newell's Old Boys, la Pulce è da subito stata ribattezzata il "Pibe de Oro", ma a differenza di Diego Armando Maradona non è riuscito a entrare nei cuori dei tifosi. I sostenitori lo accusano di avere fallito in tutte le grandi competizioni e di impegnarsi al massimo solo con i Blaugrana.

Con il club catalano ha vinto di tutto: Liga, Champions League, Mondiali per club e cinque Palloni d'oro. Con la Seleccion invece sono state le delusioni a susseguirsi: su tutte le finali di Copa America perse nel 2007, 2015 e 2016 e la finale del Mondiale 2014 vinta dalla Germania. Solo con le Nazionali giovanili Messi è riuscito a conquistare dei trofei, ovvero il Mondiale U20 del 2005 e l'oro olimpico con l'U23 nel 2008.

I guai con il fisco hanno fatto il resto. I giudici spagnoli avevano infatti chiesto 22 mesi di carcere per frode fiscale. Per non parlare dei conati di vomito che il campione argentino accusa quando gioca con la Nazionale, come successo nella finale della Coppa del Mondo 2014. Probabilmente la pressione sulle spalle del numero 10 è stata fin troppo grande. Trascinare di peso un paese che da 23 anni non vince nulla non è facile, nemmeno per quello che da molti viene ritenuto il migliore giocatore di tutti i tempi.