Mijat Maric non si scorderà per il resto della sua vita l'estate 2022. Chiudere la carriera riportando la Coppa Svizzera nella città e alla squadra che lo ha lanciato nel calcio che conta non è da tutti. "Tante belle emozioni, rivedendo le ultime immagini di questo finale di carriera non potevo chiedere di meglio - ha dichiarato emozionato l'ex difensore del Lugano - Devo ringraziare Angelo Renzetti che ha creduto in me, perché a 34 anni mi davano per bollito ma alla fine ho calcato ancora il terreno di gioco per altre 4 stagioni."
Il calcio odierno ha troppe partite, spero che il tifoso non perda l'entusiasmo per questo sport
Mijat Maric,
Un trofeo che in Ticino mancava da quasi di 30 anni, ma che il locarnese non ha potuto assaporare da titolare. "Con il resto della squadra ci abbiamo provato fino alla fine - ha detto Maric - Ho dato tutto in semifinale, perfino un tendine e va bene così". Una Coppa che chiude una carriera di tutto rispetto: "Purtroppo sono partito da Lugano presto a causa del fallimento approdando al San Gallo dovo ho vissuto 4 anni. Dopo di che sono partito per l'Italia, volevo restarci per tutta la vita ma ci sono rimasto per sei mesi - ha scherzosamente dichiarato Maric - Non volevo essere un perdente e allora sono andato in Belgio: volevo restarci sei mesi e invece ci ho passato un decennio." Ma per chiudere la carriera era doveroso tornare al passato: "Nel 2018 ho avuto la possibilità di tornare a Lugano, sono contento di essermi rimesso in gioco qua", ha concluso l'ex difensore bianconero.
