Hockey

Buona la seconda di Patrick Fischer

I Mondiali che non ci sono, e quelli da ricordare: Parigi 2017

  • 21 May 2020, 10:14
  • 9 June 2023, 23:07
Patrick Fischer

In Francia tre anni fa

  • Keystone

di Piergiorgio Giambonini

Dopo lo storico argento di Stoccolma, il quinto e ultimo anno di Sean Simpson coincide con un doppio flop: nel 2014 la sua Nazionale non si qualifica per i quarti di finale né alle Olimpiadi di Sochi né ai Mondiali di Minsk. Tocca allora a un altro canadese: nel 2015, a Praga e Ostrava, Glen Hanlon riporta sì la Svizzera nei quarti (1-3 contro gli USA), senza acuti però. In ottobre getta la spugna, ufficialmente per motivi famigliari, e dopo l'interinato di Felix Hollenstein, a inizio dicembre entra in carica Patrick Fischer, da poco esonerato a Lugano e già assistente di Simpson nel trionfale 2013.

Per l'hockey rossocrociato nel 2016 inizia una nuova "era". Inizia invero male con un modestissimo 11o posto a Mosca, per poi prendere però consistenza e credibilità al secondo tentativo, nel 2017 a Parigi. Nella prima settimana la nazionale di "Fischi" si fa sì portare ai rigori dalla neopromossa Slovenia e ai rigori si fa battere dalla Francia, ma in seguito sconfigge 3-2 all'overtime il Canada (risalendo dallo 0-2 nel terzo tempo), pure all'overtime perde con lo stesso risultato dalla Finlandia ed infine batte per 3-1 la Cechia. Nei quarti la Svizzera affronta la "solita" Svezia (che poi vincerà ai rigori la finale con il Canada) e perde 3-1 a testa alta, facendosi pure annullare in maniera scandalosa il sacrosanto 3-2 al 56'…

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