Tre punti contro Langnau e Ajoie sono il minimo sindacale. Forse nemmeno abbastanza in un momento della stagione in cui virtualmente il Lugano è in zona play-in, sì, ma in cui bisogna cambiare passo. E questo cambio di marcia non si palesa ancora, anzi i bianconeri continuano a marciare sul posto checché ne dicano i diretti interessati. Il progetto e la pazienza resistono: ma fino a quando?
* Lorenzo Canonica: due gol con l’uomo in meno sul ghiaccio in questo campionato… due gol griffati Lorenzo Canonica. Contro il Kloten sono arrivati 2 punti, contro l’Ajoie altri tre. Due reti con l’uomo in meno, insomma, che valgono cinque punti e che hanno in fondo salvato capre e cavoli. Evviva la sua caparbietà, ma pensare di andare avanti così è rischioso.
- Mirco Müller: va bene che non segna da 54 partite, ma due penalità (ingenue) contro il Langnau sono costate un gol annullato e uno validissimo. E contro l’Ajoie un suo errore in boxplay ha portato alla rete di Turkulainen. Da un giocatore ex NHL ci si aspetta di più, anche perché a 30 anni dovrebbe essere nel pieno della maturità. E invece…
-- Powerplay: zero reti con l’uomo in più in un weekend, una squadra di medio-bassa classifica non se lo può permettere. Non solo non si segna, ma la circolazione del disco pare affannosa e inconcludente tanto che dopo un po’, si prova la conclusione alla bell’e meglio. Con, logicamente, scarsi risultati.
--- Joren Van Pottelberghe: sia chiaro, in questo primo scorcio di stagione non ha fatto malissimo, ma di sicuro il portierone da trasferta non si aspettava una “prima” davanti a suoi tifosi da dimenticare. Contro il Langnau tre gol sono… suoi. Dopo un anno, lo scorso, difficile, ha bisogno di giocare, ma Schlegel ha mostrato di essere il numero 1 in un’era dove, talvolta inspiegabilmente, va di moda il turnover.

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A tutto Hockey 12.10.2025, 23:00