"Ho iniziato per caso, da piccolo non seguivo"
Dal ghiaccio di Varese alla National League, alla scoperta di Marco Zanetti
Cinque gol e sette assist nelle prime 36 partite della sua carriera in National League rappresentano un buon bottino per Marco Zanetti, vera grande rivelazione del Lugano. Tra i più in vista nei momenti più bui della stagione, il 20enne italiano è esploso con l'arrivo in panchina di Luca Gianinazzi, che già lo conosceva dalla U20 e che lo ha piazzato spesso con Mark Arcobello e Markus Granlund, permettendogli di andare a punti con continuità verso la fine di ottobre.
Nato a Varese, l'attaccante è arrivato all'hockey un po' per caso. "C'era un mio compagno all'asilo che giocava e così ho iniziato anche io - ha spiegato in una lunga intervista alla Domenica Sportiva - Ma da piccolo non guardavo l'hockey in TV, né tifavo per una squadra. Solo dal mio arrivo in Svizzera ho cominciato a seguire il campionato. Un arrivo caratterizzato da lunghe trasferte in auto, accompagnato dai miei genitori. Senza il sostegno della mia famiglia non ce l'avrei mai fatta".
In pista, anche stasera contro il Friborgo (in diretta dalle 19h45 su Rete Uno), porta i valori di unione e spensieratezza, rappresentati sulla sua pelle anche con due tatuaggi. "Il lupo può essere solitario, ma significa anche branco - ha concluso Zanetti - La farfalla invece l'ho fatta perché mia mamma dice che prendo la vita con leggerezza e anche quando sono in pista penso solo a fare del mio meglio e per ora sta portando buoni frutti".
- Il servizio con Calvin Thürkauf (Rete Uno Sport 31.01.2023, 07h30)
- Il commento di Omar Meshale (Radiogiornale 31.01.2023, 09h00)