Il nuovo corso bianconero fa volare Fazzini

di Federico Fiorito

Se il nuovo vento che spira alla Cornèr Arena stenta a far spiccare al Lugano il volo in campionato, di certo in casa bianconera c’è chi ha tratto grande vantaggio dall’arrivo di Sami Kapanen alla barra della prima squadra. Luca Fazzini, casco giallo per la seconda giornata consecutiva, può infatti giocare finalmente il ruolo che gli compete: in coppia con Reto Suri nella linea completata per le prime due partite da Ryan Spooner e nelle seconde due da Matteo Romanenghi, il 24enne momò ha infatti realizzato 3 reti e un assist. Lo scorso anno nei primi 10 turni di National League era fermo a 1 gol e 4 passaggi decisivi.

Relegato in quarta linea da Greg Ireland, il numero 17 ha dovuto disputare una stagione, quella conclusa con la sconfitta contro lo Zugo nei quarti dei playoff, vestendo dei panni non propri e chiudendo comunque la regular season con un bottino di 12 reti come terzo miglior realizzatore della squadra alle spalle dell’inarrivabile Grégory Hofmann (30) e a una spanna da Giovanni Morini (14).

"L'anno scorso è stato molto difficile per me - ha spiegato l'attaccante ticinese - Non sono riuscito ad avere il posto in cui volevo essere, ma quando l'allenatore ti assegna un ruolo non puoi lamentarti e cerchi sempre di farlo al massimo. Con Kapanen ho più spazio ed ho iniziato molto bene". Anche l'intesa con Romanenghi, compagno dalle giovanili bianconere, sembra funzionare alla grande: "È un centro molto veloce e molto intelligente col disco. Come nell'ultima partita mi può creare tanti spazi e dobbiamo cercare di continuare a giocare così".