Alla vigilia della sfida col Ginevra, in casa Ambrì si era convinti di poter riscattare subito l’inguardabile prestazione fornita contro il Berna, e così è stato. I leventinesi si sono imposti per 5-2 sulle Aquile al termine di un incontro iniziato in ritardo ma deciso molto in fretta dai padroni di casa, concentrati, convinti e con la giusta aggressività di fronte a degli ospiti smarriti, un po’ pure a causa probabilmente del loro difficoltoso viaggio attraverso la Svizzera che ha posticipato di 35’ l’inizio dell’incontro. Per i sopracenerini è così giunta la quarta vittoria in sei partite disputate dopo il tumultuoso cambio di guida tecnica.
La coppia Landry-Matte, rimescolando i terzetti d’attacco e confermando invece Senn in porta e le coppie di difesa, ha trovato la giusta miscela per accendere il motore biancoblù ingolfatosi contro gli Orsi, grazie anche a una vigilia di partita casalinga tranquilla. Quello che non era successo nei precedenti impegni alla Gottardo Arena con la coppia canadese alla guida, come aveva sottolineato ieri lo stesso Landry. E il risultato è stato la messa in pratica di quanto dichiarato ieri da Isacco Dotti: “La chiave è uscire con tantissima grinta e voglia di lavorare tutti insieme per centrare qui da noi una vittoria”. Ed è quello che è successo: cinque reti in 17’16” e un primo tempo dominato grazie pure alle 4 penalità subite dai ginevrini nei primi 10’ nei quali non ci hanno capito nulla, trafitti da Müller (doppietta per togliere lo 0 dai gol fatti), Virtanen (in powerplay), Joly (con un break fulmineo e spettacolare) e Tierney (al secondo centro stagionale).
In mezzo alla tempesta Ambrì, Peltonen ha chiamato inutilmente il time out dopo i primi tre gol. I suoi si sono scongelati solo grazie alle situazioni speciali a cavallo della prima pausa: Granlund in 5 contro 3 sul filo di sirena e Le Coultre in 5 contro 4 poco dopo metà partita hanno riacceso la sfida, diventata poi equilibrata. I biancoblù hanno poi fallito clamorosamente il colpo del ko con DiDomenico allo scadere del periodo centrale in superiorità numerica. Negli ultimi 20’ i sopracenerini hanno più o meno controllato, graziati da due pali e sorretti da Senn soprattutto dopo che il Ginevra ha potuto giocare ancora una volta in powerplay, per festeggiare una vittoria che ridà morale in vista della difficile trasferta di domani sera a Losanna.

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