“Le discese ardite e le risalite”, cantava Lucio Battisti ne “Il mio canto libero”, pubblicata nel 1972. E, prendendo ispirazione dal testo scritto da Mogol, basterebbe proprio la frase “la discesa ardita e la risalita” per riassumere il 2025 dell’Hockey Club Lugano. In questi 12 mesi la società bianconera ha dapprima attraversato momenti difficilissimi, arrivando anche toccare il punto più basso della sua storia recente giocando il playout con l’Ajoie, ma non è crollata, e in seguito è anzi riuscita a trovare la forza e la lucidità per imboccare una strada che sembra essere quella giusta, se non addirittura quella della rinascita. Sì, perché sotto la guida di coach Tomas Mitell, con lungimiranza mai messo in discussione dopo un inizio di campionato non brillantissimo, e del GM Janick Steinmann l’HCL è tornato una squadra capace, oltre che di fare punti e di arrivare alla pausa di Natale al quarto posto in classifica, anche, o forse soprattutto, di divertire ed entusiasmare i suoi tifosi. Riaccendendo così la loro passione.
Botti d’inizio anno, via Gianinazzi e Domenichelli
Il 2025 del Lugano si apre con il botto: il 2 gennaio i bianconeri vincono sul ghiaccio del Berna, ma nel giro di nove giorni arrivano quattro ko consecutivi con Friborgo, Bienne, Losanna e Ajoie. Domenica 12 gennaio, con Thürkauf e compagni in quel momento penultimi in classifica con un bilancio di 14 vittorie e 24 sconfitte, iniziano così a circolare le prime voci del praticamente certo esonero di coach Luca Gianinazzi, esonero poi confermato dall’HCL lunedì 13. E la rivoluzione, l’ennesima, è totale, perché oltre al licenziamento dell’allenatore sono annunciati anche quelli dei suoi assistenti Krister Cantoni e Kalle Kaskinen, ma soprattutto la separazione, di comune accordo, dal general manager Hnat Domenichelli.
Il progetto Gianinazzi, iniziato nell’ottobre del 2022, quando il 32enne ticinese era subentrato a Chris McSorley, si ferma dunque bruscamente. “È una scelta che mi fa male - dichiara ai media il presidente Vicky Mantegazza - ma dopo l’ultima sconfitta con il Friborgo la squadra non ha più mostrato grinta e carattere e la situazione è precipitata fino a rendere inevitabile questo passo. Il gruppo è entrato in un buco nero e occorreva una decisione forte”.

Rete Uno Sport
Rete Uno Sport 13.01.2025, 12:50
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Come detto, oltre a quella di Gianinazzi si chiude anche l’era di Domenichelli quale general manager del Lugano. Lo svizzerocanadese, che aveva assunto il ruolo nell’estate del 2019, aveva comunque sempre legato il proprio mandato a quello della guida tecnica del ticinese, definendola come “l’ultima della sua avventura con l’HCL”. E così è.
Il Lugano riparte da Krupp e Steinmann
La prima mossa della dirigenza bianconera dopo la decisione di cambiare guida tecnica è quella di affidare la panchina a Uwe Krupp, coach tedesco di grande esperienza, il cui ingaggio fino al termine della stagione viene ufficializzato già martedì 14 gennaio.
NL, il servizio sull'ingaggio di Uwe Krupp da parte del Lugano (Telegiornale 14.01.2025, 12h30)
RSI Sport 14.01.2025, 12:46
Il nuovo GM, annunciato il 28 febbraio, è invece Janick Steinmann. Il 38enne, che per sei anni ha svolto lo stesso incarico a Rapperswil, conosce già la realtà della Cornèr Arena per aver indossato la maglia bianconera tra il 2014 e il 2016. “Il club sta vivendo una stagione difficile - dice l’ex attaccante, il quale ha firmato un contratto a tempo indeterminato - ma questa è una sfida che mi affascina”. Le sue dichiarazioni sono riportate unicamente nel comunicato stampa sul suo ingaggio, nel quale è specificato che Steinmann sarà a disposizione dei media solo al termine della stagione, anche se poi lo zughese si presenterà davanti ai microfoni dopo gara-2 dei playout.
Il servizio con Janick Steinmann (Rete Uno Sport 18.03.2025, 07h00)
RSI Sport 18.03.2025, 08:06
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Il punto più basso della storia recente
Nonostante lo scossone in panchina e a livello dirigenziale, sul ghiaccio il Lugano, pur mostrando qualche progresso, continua a soffrire. Nelle ultime 14 partite di regular season i bianconeri collezionano 7 vittorie e 7 sconfitte, tra le quali quella per 2-1 ai rigori nel derby della Gottardo Arena del 28 gennaio, e non riescono ad evitare il penultimo posto in classifica, sinonimo di playout contro l’Ajoie. È il punto più basso della storia recente dell’HCL, mai così in fondo alla classifica al termine della stagione regolare dal suo ritorno nell’allora LNA nel 1982.
Prima la paura, poi il sollievo
I pochi, o meglio i pochissimi, che pensano che il playout contro l’Ajoie, fanalino di coda della National League con 20 punti in meno in graduatoria rispetto all’HCL, sarà solo una formalità vengono subito smentiti. In gara-1 i giurassiani si impongono 4-3 all’overtime alla Cornèr Arena grazie al gol al 1o supplementare dell’ex Maurer, per poi andare sul 2-0 con una vittoria casalinga per 3-1. Anche la terza sfida sembra destinata a finire nelle mani degli uomini di Ireland, avanti 1-0 a 1’ dalla terza sirena, ma quando il Lugano è sull’orlo dello psicodramma ci pensano Zohorna, al 59’02”, e Morini, 30” più tardi, a togliere le castagne dal fuoco. Gara-4 a Porrentruy vede i ticinesi tre volte in vantaggio e tre volte ripresi prima del decisivo 4-3 al 1o overtime di capitan Thürkauf. Con la serie sul 2-2 si torna a Lugano, dove i bianconeri si impongono 3-0 prima di chiudere i conti in trasferta con il 2-1 di gara-6. Finisce così con un sospiro di sollievo una stagione che, salvezza a parte, non può che essere considerata disastrosa.

A tutto hockey
A tutto Hockey 25.03.2025, 23:30
“Ora mi sento sollevata - dichiara il presidente Mantegazza - è stata una stagione tosta e dura, nella quale oserei dire che abbiamo toccato il fondo, e quando si tocca il fondo ci si rialza, si impara e si diventa più forti. Il mio bilancio? Posso solo dire che è stato un campionato fallimentare sotto tutti i punti di vista. Chiedo scusa ai tifosi per lo scempio che abbiamo fatto vedere in pista durante tutta la stagione, però questo è lo sport e non sempre le cose vanno come devono andare. L’importante è rialzarsi subito. Adesso mi aspetto che il general manager prenda in mano la situazione, che controlli la squadra e che faccia la campagna acquisti come deve farla. E anche che faccia capire a tutto il popolo bianconero che è solo lui che decide quali giocatori prendere e quali lasciare partire”.
Le dichiarazioni di Vicky Mantegazza (Rete Uno Sport 26.03.2025, 18h30)
RSI Sport 26.03.2025, 20:59
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Ricostruire dalle macerie con Tomas Mitell
E per ricostruire dalle macerie lasciate da una stagione fallimentare, Steinmann non può che partire dal ripulire il cantiere. Il 28 marzo il Lugano comunica che, oltre alle partenze già note di Marco Müller e Leandro Hauseheer, non verranno rinnovati i contratti in scadenza di coach Krupp, del senior advisor Antti Törmänen e dei giocatori Mark Arcobello, Daniel Carr, Radim Zohorna, Adam Huska, Valtteri Pulli e Aleksi Peltonen (quest’ultimo però alla fine resterà alla Cornèr Arena). In giugno se ne vanno anche Michael Joly, che si trasferirà ad Ambrì, e Matthew Verboon.
Chiamato a guidare la rinascita bianconera è il coach svedese Tomas Mitell, proveniente dal Färjestad, con il quale ha vinto il titolo nel 2022, e miglior allenatore della Sweden Hockey League nel campionato 2023-24. Il 42enne, come si legge nel comunicato pubblicato il 24 aprile, sarà assistito dal connazionale Stefan Hedlund, in passato già sulla panchina del Rapperswil. “Vogliamo essere una squadra che lavora duro, che pattina molto e che mette pressione sugli avversari - dichiara il nuovo tecnico bianconero nel giorno della sua presentazione - mentre non vogliamo essere una squadra che sta troppo sulla difensiva. Questi sono il modo nel quale giocheremo e la nostra identità”.
NL, l’intervista a Tomas Mitell (25.04.2025)
RSI Sport 25.04.2025, 17:21
Se sul fronte dei giocatori svizzeri Steinmann può contare sui ritorni di Dario Simion, Alessio Bertaggia e Brian Zanetti, per completare il pacchetto stranieri il GM punta sui nordamericani Connor Carrick, Mike Sgarbossa, Brendan Perlini e Zach Sanford, così come sul finlandese Ramus Kupari, ad oggi però ancora oggetto misterioso a causa di un infortunio.
Dall’inizio difficile alla rinascita
Nell’ambiente bianconero c’è gran desiderio di rivalsa dopo la bruttissima stagione 2024-25, così come tanta è la voglia di vedere all’opera la nuova squadra targata Mitell. L’inizio di campionato dell’HCL, al quale dal 21 settembre si aggiunge Linus Omark, è però complicato, anche a causa degli infortuni: la squadra gioca spesso tutto sommato bene, ma fatica a vincere, tanto che dopo le prime 15 partite il bilancio è di 10 sconfitte, derby casalingo incluso, a fronte di soli cinque successi. La classifica langue, ma coach Mitell, sempre sostenuto dalla società, è bravo a infondere tranquillità e fiducia a squadra, dirigenti e tifosi e dopo metà ottobre il lavoro inizia a dare i suoi frutti. Nelle 15 partite disputate fino alla seconda pausa per la Nazionale, nonostante la partenza di Omark, tornato in Svezia e più tardi sostituito da Einar Emanuelsson, l’HCL infatti vince ben 12 volte (le prime sei di fila), battendo in due circostanze anche l’Ambrì, una volta in trasferta e una volta in casa, e risale fino al quarto posto in classifica.

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A tutto Hockey 28.10.2025, 23:10

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A tutto Hockey 28.11.2025, 23:05
E al quarto posto il Lugano sarà anche alla fine del 2025. Dopo la ripresa delle ostilità i bianconeri incassano due onorevolissime sconfitte sul ghiaccio dello Zurigo campione svizzero e del Davos capolista, ma battono poi l’Ajoie in casa e il Langnau (con il quale erano in serie negativa da sei partite) in trasferta, conquistando così i punti necessari per festeggiare Natale e Capodanno, appunto, in quarta posizione e con il morale alle stelle. Dopo la discesa ardita, l’HCL è davvero in piena risalita.

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A tutto Hockey 23.12.2025, 23:20
Un assaggio della retrospettiva 2025 (La Domenica Sportiva 21.12.2025)
RSI Sport 21.12.2025, 20:39





