HOCKEY - NATIONAL LEAGUE

Lugano sprecone, penalizzato dagli episodi e battuto dal Davos

I bianconeri si fanno preferire ma la porta dei grigionesi rimane stregata

  • Ieri, 22:14
  • 2 ore fa
Sekac-Gross

Il contatto tra Sekac e Gross che ha spaccato in due l'incontro

  • freshfocus

0 - 3

0-1

0-0

0-2

Lugano

Davos

  • 1'

    Corvi

  • 43'

    Stransky(PP)

  • 59'

    Stransky(EN)

Di: Zeno Ruggiero, in redazione

Per una combinazione di almeno tre fattori non è stato il Lugano a infliggere la prima sconfitta stagionale da tre punti al Davos, vittorioso 3-0 alla Cornèr Arena. Il primo è sicuramente un avvio tremendo, costato subito il gol dell’1-0, il secondo è la serataccia vissuta dagli attaccanti bianconeri, mentre il terzo è l’episodio controverso - la penalità di partita di Sekac - che, a conti fatti, ha spaccato in due la contesa e spostato gli equilibri a favore dei grigionesi. Di certo il risultato è piuttosto bugiardo e non rispecchia quanto visto sul ghiaccio tra le due formazioni.

Contro la capolista si è rivisto Alatalo, schierato in coppia con Müller, mentre gli infortuni di Bertaggia e Sgarbossa hanno obbligato Mitell a schierare l’inedito trio Perlini-Tanner-Sekac. La loro linea, così come la seconda, non ha nemmeno fatto in tempo a iniziare a pattinare che il punteggio, dopo soli 17”, recitava già 1-0 per gli ospiti causa l’abbondante libertà concessa a Stransky e una marcatura troppo permissiva nei confronti di Corvi. Dal suo gol in poi gli spettatori della Cornèr Arena hanno dovuto rivolgere lo sguardo solo da una parte della pista, quella in cui ha attaccato - o assediato, visto l’atteggiamento aggressivo e le numerose occasioni - il Lugano. La spinta è arrivata soprattutto dalle iniziative dei difensori: prima il tiro di Alatalo (fermato dalla traversa), poi quello di Dahlström e infine un altro tentativo di Aebischer.

Nel periodo centrale la musica non è affatto cambiata ma oltre alla sfortuna, a immagine della traversa piena di Fazzini, il Lugano ha dovuto fare i conti pure con la serataccia dei suoi tiratori più forti. Omark ha sparacchiato alto il cioccolatino offerto da Sanford, mentre Thürkauf ha ciccato a porta spalancata quello servito da Canonica. Tutto questo prima dell’episodio controverso di serata, i 5’ più penalità di partita inflitti a Sekac per gomitata - anche se dalle riprese video sembra più spalla, e soprattutto non sul volto - a Gross. In shorthand l’HCL ha sfiorato il pareggio con Sanford, poi quasi per inerzia il Davos è riuscito a sfinire i bianconeri e segnare il 2-0 con Stransky allo scadere della superiorità numerica. Colpo psicologico tanto, forse troppo, pesante per i sottocenerini, che hanno comunque continuato a premere senza però pungere, finendo per sbattere sulla difesa ospite e incassare il terzo gol (ancora Stransky) a gabbia vuota. Al contrario, la porta dei gialloblù è rimasta stregata per la seconda volta su due in stagione per i luganesi.

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