hockey - il commento

Marti si conferma la sorpresa, mentre la prima linea decolla

Ma soprattutto, quanto distano gli spogliatoi dalla pista?

  • Ieri, 08:21
  • Ieri, 10:34
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Sul golf cart

  • Keystone
Di: Omar Bergomi 

Anche quest’anno, per analizzare ogni giornata dei Mondiali della Svizzera, abbiamo deciso di commentare le partite della Nazionale rossocrociata e del torneo seguendo tre spunti. Partiremo dall’episodio decisivo del confronto (Highlight), passando per il giocatore che, per un motivo o per l’altro, più si è messo in evidenza (Top player) e concludendo con la curiosità di giornata (Time out).

Highlight: il momento decisivo del match è arrivato tra il 36’ e il 39’, quando l’uno-due elvetico (firmato Moy) ha piegato i sogni di gloria danesi. Il secondo tempo dei rossocrociati è stato sì da dimenticare, ma questo sussulto finale ha comunque deciso l’incontro. In particolare il 3-2 ha mostrato quel carattere che si chiede alla Svizzera, con un Meier sino ad allora molto al di sotto delle aspettative che di forza ha portato avanti il disco e ha poi servito un cioccolatino al compagno di reparto.

Top player: è vero che la prima linea ha fatto faville, con Tyler Moy che con questa doppietta può quasi permettersi di non far rimpiangere Kevin Fiala (in arrivo questo pomeriggio). Ma il premio per un inizio di Mondiale ben al di sopra delle aspettative va a Christian Marti. Sarà l’aria di Herning, ma il difensore dei Lions, conosciuto soprattutto per il fisico e il gioco duro nel proprio terzo, ha fatto vedere sinora parecchie buone cose ed è stato pure tra i più pericolosi nei primi due match (un gol e due assist). Certo, qualcuno potrebbe obiettare che se a creare le occasioni deve essere Marti forse c’è qualche problema , ma non si può negare che il 32enne abbia avuto un approccio iridato degno di nota.

Time out: la Jyske Bank Boxen è indubbiamente un impianto spettacolare, fatto per ospitare di tutto e di più. Non si sa quanto piaccia ai giocatori però, in particolare per la distanza tra gli spogliatoi e la pista che risulta essere a dir poco proibitiva. Tutti sono obbligati a farsi diverse decine di metri a piedi una volta usciti dal ghiaccio (o una volta usciti dallo spogliatoio nel verso opposto), tanto che in occasione degli allenamenti c’è chi si fa addirittura accompagnare da dei golf cart. Durante le pause tra i tempi delle partite, per ovviare a questa complicanza le squadre rientrano eccezionalmente in due spogliatoi più piccoli posti vicino al tunnel. Altrimenti i giocatori avrebbero passato le pause solo a camminare avanti e indietro...

01:51

Mondiali, il servizio su Svizzera-Danimarca (10.05.2025)

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Il servizio con Timo Meier (Rete Uno Sport 11.05.2025, 10h00)

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