Nemmeno il tempo di lasciarsi alle spalle i mancati playoff, che il coronavirus ha costretto la SIHF e i club di National e Swiss League a chinarsi sulla prossima stagione. L'incertezza, sulle conseguenze a livello di calendario ed economiche, regna sovrana anche a Friborgo, dove ad esprimersi è stato il direttore generale Raphaël Berger: "L'hockey su ghiaccio non è padrone del suo destino, per questo abbiamo ipotizzato tre scenari. Il più ottimista prevede la normale ripresa a settembre con il pubblico, nel mezzo c'è la posticipazione dell'esordio e poi quello di giocare a porte chiuse che metterebbe a serio pericolo la sopravvivenza dei club".
Nessuno può prevedere come evolverà la situazione, tutto è in discussione
Raphaël Berger
Dovesse concretizzarsi l'ipotesi peggiore, il Consiglio Federale valuterà la possibilità di compensare le mancate entrate delle società. "Finora abbiamo beneficiato di alcuni aiuti, identici alle imprese. A porte chiuse registreremmo il 70% in meno di entrate, vedo dura che la Confederazione possa sovvenzionarci in questo senso. Come Friborgo, con la pista nuova, stimiamo una cifra d'affari di oltre 20 milioni per la prossima stagione e penso sia difficile per il Consiglio Federale regalarcene 14 o 15".
Il servizio con Raphaël Berger (Rete Uno Sport 05.05.2020, 12h30)
RSI Sport 05.05.2020, 14:16
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NL, il servizio sui ritardi al cantiere della Valascia (Il Quotidiano 01.05.2020)
RSI Sport 01.05.2020, 22:32