Ventidue anni in Svizzera e una miriade di ricordi associati alla nostra terra, molti dei quali accumulati nel piccolo Ticino, in cui John Fritsche ha lasciato un pezzo di cuore. Una duplice esperienza ad Ambrì, inframezzata da cinque stagioni a Zugo e due dai rivali luganesi, per poi fare ritorno, prima in qualità di giocatore, poi di allenatore e vice, sul fronte biancoblù. Insomma, l'oggi 53enne ha vissuto in prima persona l'hockey alle nostre latitudini, dando tanto ma ricevendo altrettanto: "I tifosi, la gente, gli amici che ho trovato in un ventennio sono qualcosa di incredibile".
Molti gli aneddoti che l'ex attaccante rievoca con piacere, tra i quali uno legato ai trascorsi in bianconero: "Slettvoll era un allenatore della vecchia scuola, e ha provato a cambiare il mio stile di gioco. Quando gli ho detto di non riuscirci, ha iniziato a darmi dello stupido, dell'americano - ricorda il diretto interessato con un sorriso - io e lui non siamo mai andati particolarmente d'accordo".
L'idea mia e di mia moglie è sempre stata quella di tornare in Svizzera, vi abbiamo lasciato un mondo d'amici
John Fritsche
Tra i momenti più alti della propria carriera trova sicuramente spazio il Mondiale disputato con gli USA nel 1990 in Svizzera, a Berna: "Giocare i campionati iridati con la squadra americana è stato un grande orgoglio, peccato che 12 anni più tardi, nella stessa pista, abbia dovuto mettere fine alla mia carriera per via dell'ennesima commozione cerebrale".
Emigrazione, il servizio con John Fritsche (La Domenica Sportiva 15.12.2019)
RSI La domenica sportiva 15.12.2019, 17:58
Emigrazione, il servizio con Antonella Fritsche (La Domenica Sportiva 15.12.2019)
RSI La domenica sportiva 15.12.2019, 17:58
Il servizio con John Fritsche (Rete Uno Sport Magazine 17.12.2019)
RSI Sport 17.12.2019, 19:10
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