hockey svizzero

Una rivoluzione è ormai inevitabile, ed è auspicabile che sia totale

Il commento di Omar Gargantini sul terremoto in casa Ambrì

  • Oggi, 07:15
  • Oggi, 10:30
Ambrì

Sono passati 8 anni e mezzo da quando l'era Cereda-Duca iniziò

  • Ti-Press
Di: Omar Gargantini 

Non è ancora finita, perché di comunicati ufficiali o anche solo spiegazioni, non ne sono arrivati, ma sarebbe clamoroso e sorprendente se l’allenamento di stamattina venisse ancora diretto da Luca Cereda con Paolo Duca a guardare dall’alto del proprio ufficio, magari tra una telefonata e l’altra per qualche arrocco sul fronte stranieri come quello del 2024.

Non è ancora finita questa gestione per certi versi unica, che iniziata nel 2017 ha permesso all’Ambrì di affrontare, gestire e vincere una delle crisi più profonde della sua storia, pur - giusto riconoscerlo - con l’incapacità di compiere un ulteriore passo in avanti, ma sarebbe clamoroso e sorprendente se dovesse continuare. Lo strappo è troppo forte e profondo. Perché un conto, legittimo, è interrogarsi sull’eventualità di un cambio di guida tecnica dopo il peggior approccio stagionale dell’era Duca-Cereda, un altro è gestire la situazione come ha fatto il presidente Lombardi. Tra l’altro dopo quell’abbraccio evidentemente aleatorio nel dopo derby col proprio allenatore e – soprattutto – dopo che Duca e Cereda erano stati convinti ad andare avanti. Come al termine della stagione della Spengler o dell’ultima, quando i due si erano appunto messi a disposizione per un cambiamento stando alle informazioni che abbiamo raccolto.

Si può discutere sulla cocciuta intransigenza di Cereda nel portare avanti idee troppo spesso sconfessate dai risultati o su quella di Duca di anteporre l’amicizia fraterna col tecnico all’esigenza di un DS di valutare criticamente il suo operato, ma detto questo Duca e Cereda hanno dato tutto ed anzi anche di più per l’Ambrì, e meritavano perlomeno rispetto. Rispetto che è venuto meno con questa delegittimazione agli occhi di spogliatoio e opinione pubblica, al punto che adesso che sia Dubé o un altro, una rivoluzione è ormai inevitabile. E comunque finisca questo fin qui tribolatissimo campionato, la macchia è già indelebile. Tanto che, a fine stagione, dopo Duca e Cereda, è auspicabile che lo stesso presidente valuti attentamente l’ipotesi di rimettere il proprio mandato. Altrimenti il motto “l’Ambri viene prima di tutto” rischia di essere solo vuota retorica.   

02:05

Il commento di Omar Gargantini (Rete Uno Sport 08.10.2025, 07h00)

RSI Sport 07.10.2025, 22:29

04:24

Rete Uno Sport

Rete Uno Sport 07.10.2025, 18:40

01:56

NL, il servizio sulla situazione dell’Ambrì (TG Notte Sport 07.10.2025)

RSI Sport 08.10.2025, 09:16

16:13

TG Notte

Telegiornale 07.10.2025, 23:25

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