Con il Gran Premio di Abu Dhabi è calato il sipario sull’avventura in Formula 1 della Sauber, in procinto di passare il testimone ad Audi a partire dalla prossima stagione. Per guidare la transizione, ad Ingolstadt si sono affidati a Mattia Binotto, già ingegnere e Team Principal Ferrari, operativo ad Hinwil a partire dall’estate del 2024. Un periodo breve, ma vissuto dal 56enne, losannese di nascita, con grande soddisfazione: “Mi ha fatto molto piacere lavorare questo anno e mezzo in Sauber. Io sono nato e cresciuto in Svizzera per cui in qualche modo c’è sempre stato un legame. Finita l’università il primo curriculum l’ho mandato proprio a Peter Sauber... ma non avevo ricevuto risposta. Arrivarci 28 anni dopo è stato molto bello, cosciente però che il progetto sarebbe stato più ampio e ambizioso con il passaggio ad Audi”.
Il 2026 è un grosso punto interrogativo per tutti. È il più grande cambio regolamentare che abbiamo avuto in Formula 1 negli ultimi 30 anni, una vera e propria rivoluzione
Proprio il passaggio da una piccola realtà, seppur di grande tradizione e valore, ad un colosso dell’automobile come Audi può far nascere qualche preoccupazione. Resterà qualcosa di Sauber oppure è una capitolo che si conclude definitivamente? “Le storie non si concludono mai, perché i ricordi rimangono per sempre - ha scongiurato Binotto - Noi come Audi manterremo il passato di Sauber, attraverso quelle che sono state le sue macchine e forse un domani con l’istituzione di un museo. Ma non solo, stiamo costruendo su quello che era la Sauber anche all’interno del team, diverse persone rimarranno ed è giusto così, perché è stata una realtà che ha scritto un pezzo di storia”.
La storia non si può cancellare. Quella di Sauber è stata bella e dunque va mantenuta
L’ultimo ballo della squadra svizzera in Formula 1 è stato certamente positivo: partita come Cenerentola della griglia, quest’anno i passi avanti sono stati notevoli, coronati dal podio, che mancava dal 2013, arrivato a Silverstone: “Siamo molto soddisfatti, è stata una stagione molto positiva, era dal 2012 che la Sauber non conquistava così tanti punti. L’esperienza di Hülkenberg è stata molto utile, mentre Bortoleto, giovane rampante, ha dimostrato ancora una volta quanto di buono ha fatto nelle categorie minori”.
L’intervista a Mattia Binotto (Tempi Supplementari 08.12.2025, 19h00)
RSI Sport 08.12.2025, 18:29
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