Questo aprile la nazionale italiana ha accolto Mauro Pini in qualità di allenatore della squadra maschile nelle discipline tecniche (slalom e gigante) in vista delle Olimpiadi di Milano e Cortina. Se è vero che il ticinese ha accumulato una grande esperienza svizzera e internazionale, ai nostri microfoni non ha nascosto le barriere culturali presenti: “Di strada per me ce n’è ancora molta, sono ancora agli inizi e quindi è ancora tutto da scoprire, soprattutto cogliere tutte queste sfaccettature della cultura, del carattere italiano e la stessa cosa è per loro”. Tuttavia, Pini non si è fatto intimidire da queste limitazioni e sta preparando i suoi ragazzi al prossimo appuntamento olimpico.
La medaglia la sogno tutti i giorni, tramite il lavoro che propongo e il coinvolgimento che porto ai ragazzi
La Nazionale azzurra ha però dei talenti da fare emergere per le Olimpiadi? “Ce ne sono un paio - ha spiegato Pini - Parlo di Luca De Aliprandini e Alex Vinatzer, che sono molto vicini e a cui manca solo l’ultimo step. Io ci credo molto che succederà quest’anno”. Il ticinese è però cosciente dei limiti della propria squadra, anche se li ha interpretati con positività: ”L’Italia, in questo momento, non è da top 3, siamo degli outsider, questo ci dà serenità e consapevolezza che c’è ancora lavoro da fare, da migliorare, ma ci sono grandi ambizioni”.
CdM, Irene Curtoni intervista Mauro Pini (La Domenica Sportiva 26.10.2025)
RSI Sport 26.10.2025, 18:21





