In altre parole - Jhumpa Lahiri

Il semplice racconto di una straordinaria quotidianità

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Ciao a tutti, mi chiamo Coralie e studio Letteratura italiana, oggi vorrei proporvi il libro In altre parole di Jhumpa Lahiri, pubblicato nel 2016 dalla casa editrice Guanda. Jhumpa Lahiri è un’autrice di origine indiana, anche se è cresciuta negli Stati Uniti, dove si è affermata come scrittrice, iniziando a pubblicare nel 1999. I protagonisti delle sue storie sono spesso immigrati di origine indiana, che, cambiando paese, sono costretti a confrontarsi con importanti differenze culturali.

Malgrado in molti sostengano che Jhumpa Lahiri sia una scrittrice autobiografica lei non ama essere definita così; in appendice a In altre parole spiega infatti che per i suoi romanzi ha preso ispirazione dalla realtà delle comunità benegalesi che frequentava con i genitori, creando però delle storie originali e frutto della sua fantasia. In altre parole invece, il primo scritto che pubblica in italiano, come dichiara l’autrice stessa, è una storia integralmente autobiografica che, come scritto sul retro di copertina, racconta “ la storia di un colpo di fulmine, di un lungo corteggiamento, di una passione profonda”.

In altre parole, di Jhumpa Lahiri, viene definita a tutti gli effetti una storia d’amore, i protagonisti però sono totalmente inaspettati: da una parte c’è la nostra autrice, che si innamora pazzamente della lingua italiana, incontrata per la prima volta durante un viaggio a Firenze, città che visita durante il periodo universitario insieme con la sorella. Qui scatta la scintilla di un amore che cambierà totalmente la vita dell’autrice, che dopo questo viaggio decide di iniziare a studiare l’italiano, uno studio che la coinvolge e la cattura sempre di più. Dopo aver cambiato tre insegnanti Jhumpa capisce che l’unico modo per imparare davvero la lingua è quello di immergervisi completamente; decide quindi di leggere e scrivere solo in italiano, lasciando da parte l’inglese, ma questo non basta. Capisce quindi che è necessario fare il grande salto e trasferirsi, insieme a tutta la sua famiglia, a Roma. Per molti si tratta di un’idea folle, ma del resto chi non ha mai fatto qualche follia per amore? In Italia continua a studiare e scrivere in italiano, tiene una sorta di diario nel quale racconta del suo rapporto con la lingua italiana. Racconta del triangolo che si forma tra le sue tre lingue (inglese, benegalese e italiano), della frustrazione di sentirsi sempre straniera (in America perché ha origini indiane, in India perché è cresciuta all’estero, e in Italia per entrambi i motivi). In un momento di sconforto ci dice che si sente come bloccata al di là di un muro, che non la abbandona mai, impedendole di sentirsi pienamente padrona di una lingua.

Credo che la storia di Jhumpa Lahiri meriti di essere letta e raccontata perché è un grande esempio di determinazione; malgrado le delusioni e le difficoltà la nostra autrice non rinuncia al suo sogno, che si concretizza nella pubblicazione di numerosi volumi in lingua italiana. È una lettura sicuramente diversa dal solito, non ci sono grandi colpi di scena, ma il semplice racconto di una straordinaria quotidianità.