ANALISI

Elezioni comunali, una cosa sempre meno per giovani

Per la prima volta l’età media dei candidati ai Municipi in Ticino supera i 50 anni. Cala la disponibilità tra i 30 e i 50 anni. Donne sempre più coinvolte, ma non raggiungono il 33% 

  • 8 marzo, 08:18
  • 20 marzo, 11:32

RG 07:00 del 08.03.24: L’analisi di Alain Melchionda

RSI Ticino e Grigioni 08.03.2024, 08:01

Di: Luca Berti e Diego Moles

Sempre più anziani ma sempre e comunque in gran parte uomini. Sono questi due dei tratti caratteristici dei candidati alle elezioni comunali ticinesi. Era così in passato ed è ancora così. La situazione negli ultimi 16 anni un po’ è cambiata, ma anche considerando le 5’673 persone in corsa il prossimo 14 aprile (182 corrono solo per il Municipio, 4’136 solo per i Consigli comunali e 1’355 per entrambi) non si assiste a un’inversione di tendenza. Anzi, come emerge dall’analisi dei profili anagrafici di tutti i candidati alle ultime cinque elezioni comunali ticinesi.  

La tendenza più chiara è l’aumento costante dell’età di chi si mette a disposizione per gestire il Comune facendo parte dell’Esecutivo o del Legislativo. Se nel 2008 meno di 2 candidati su 5 al Municipio avevano più di 50 anni, a queste elezioni comunali si è ampiamente oltre la metà, per la precisione al 54,5%. La soglia della metà dei candidati ultracinquantenni era già stata superata nel 2021, con il 52%. 

Stavolta però, ed è una prima storica, l’età media dei candidati ai Municipi si situa al di là dei 50 anni. La tendenza all’invecchiamento di chi si mette a disposizione per figurare sulle liste è progressivo da tempo e non accenna a frenare.

Il corpus dei candidati al Consiglio comunale è un po’ meno maturo. Anche qui però la tendenza è pure a un progressivo invecchiamento. Nel 2008 solo un terzo dei candidati aveva più di 50 anni, mentre alle prossime comunali si sfiora la metà, arrivando al 47,3%. L’incremento appare un po’ più lento rispetto a quello registrato per i Municipi, ma la direzione è la stessa. 

L’età media anche qui però continua ad alzarsi. Nel giro di 5 elezioni è passata da 44,5 a 48 anni. Segno che l’esordio sulla scena politica è sempre più tardivo, complice, forse, il fatto che le aggregazioni hanno ridotto la necessità per i partiti di far capo a persone ancora poco sperimentate per riempire le liste.


A contribuire a questa evoluzione - sia per i Municipi, sia per i Consigli comunali - è soprattutto il calo costante dei candidati giovani-adulti, tra i 31 e i 50 anni. E cioè di chi verosimilmente sta consolidando o ha già consolidato la sua carriera professionale e famigliare. Sedici anni fa rappresentavano poco più della metà dei candidati, poi la diminuzione marcata fino alle ultime elezioni, quando si erano attestati al 40%. Questa volta si registra un ulteriore calo di un paio di punti percentuali.  

Dall’altra parte, sono in continuo aumento, soprattutto a partire dal 2021, gli ultrasessantacinquenni, passati da circa l’8% al 12,6%. A guidare il plotone dei candidati con la maggiore esperienza di vita a queste elezioni è Piero Früh. L’ex granconsigliere PLR, che ha compiuto i 90 anni lo scorso 16 settembre, è in corsa per il Legislativo di Massagno del quale aveva già fatto parte a cavallo degli anni Sessata e Settanta presiedendolo nel 1973, prima di entrare in Municipio. 

L’elezione come regalo per il 18esimo compleanno?

Pressoché stabili invece i giovani che si candidano: nei 16 anni analizzati, per il Consiglio comunale si rimane attorno al 14%, mentre per il Municipio attorno all’8%. I candidati più giovani sono Naël Martini e Francesco Baldi che stanno affrontando la campagna da minorenni. Il primo si presenta per il Municipio e il Consiglio comunale di Riviera. Il secondo per il Legislativo di Muzzano. Per loro l’elezione il 14 aprile rappresenterebbe un regalo di compleanno per i 18 anni con un solo giorno di ritardo (li festeggeranno il 13 aprile). La candidata più giovane, Asia Tuscano di Bellinzona, il giorno dell’elezione sarà invece maggiorenne già da una settimana 

Poche donne ma in crescita

Se per quanto riguarda l’età, l’evoluzione è chiara, si muove invece poco il rapporto tra candidate e candidati: a differenza delle elezioni cantonali, dove negli anni le donne si sono ritagliate sempre più spazio nelle liste, la corsa comunale rimane una questione prettamente maschile.

Sia per il Consiglio comunale sia per il Municipio, il prossimo 14 aprile la presenza di donne in lista non raggiunge un terzo delle candidature: lo sfiora per il Consiglio comunale (32,7%), mentre per il Municipio si ferma al 29,15%.

Il dato è comunque in leggera crescita: dal 2008 la presenza delle donne è aumentata di 8 punti percentuali nelle liste per gli esecutivi, mentre di poco meno di 5 nei consigli comunali. 

In numeri assoluti, complice anche la riduzione dei Comuni, il numero delle candidature maschili scende dal 2008 (quelle per i Municipi per esempio sono passate da 1’368 a 1’089) mentre quelle femminili crescono (per i Municipi sono passate da 380 a 448).

In materia di generi da segnalare, infine, che in Ticino tutte le circa 5’700 singole persone candidate alle prossime elezioni comunali (come per altro avvenuto anche alle Cantonali e alle Federali) si riconoscono nello schema binario uomo-donna previsto dai formulari allestiti dal Cantone. 

AVVERTENZA: i dati e i grafici riportati in questo articolo sono ricavati dalla banca dati delle elezioni che abbiamo realizzato con il supporto del collega Roberto Trapletti. Abbiamo prestato la massima attenzione alla ripresa dei dati storici forniti dal Cantone con tutte le liste e i candidati. Se doveste notare qualche imprecisione segnalatecela scrivendo a luca.berti@rsi.ch o a diego.moles@rsi.ch.

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