Radical Landscapes
I “paesaggi radicali” raccontati da Elettra Fiumi sono insieme un ritratto di famiglia e un fermo immagine di un’epoca artistica tra gli anni Sessanta e Settanta del ‘900. C’è la storia di suo padre, nel film della regista, giornalista e producer, fondatrice della casa di produzione Fiumi Studios con sede a Lugano e New York. E c’è il senso di un’esperienza turbolenta, radicatasi a Firenze grazie al talento di una schiera di creativi e sperimentatori. Furono gli anni dell’Architettura Radicale – nome partorito dal critico Germano Celant – sotto la cui bandiera fiorirono una serie di gruppi divenuti presto influenti, dagli Archizoom a Superstudio, da UFO a Zziggurat, a cui si univano le ricerche di alcuni singoli architetti, come Remo Buti e Gianni Pettena. E poi loro, i pionieri del Gruppo 9999, ovvero Giorgio Birelli, Carlo Caldini, Paolo Galli e Fabrizio Fiumi, padre di Elettra. È solo dopo la morte di quest’ultimo che la sua storia finì, per caso, tra le mani di lei: tutto partì dal ritrovamento fortuito di alcuni nastri Super 8, piccola parte di un folto patrimonio disperso, quasi totalmente dimenticato. Che ora torna a vivere in questo documentario.