Inghilterra, 15 gennaio 1924. Sono le 19.30. Alla radio, la BBC, l’annunciatrice chiede di spegnere le luci, di chiudere le imposte, di cercare di stare al buio perché quel che avrebbero ascoltato poco dopo… era qualcosa di straordinario. Si sarebbero sentite solo delle voci. Prima di quel momento nessuno aveva tentato un esperimento del genere. Fu così che nacque il radiodramma. Il titolo di questa prima opera era “Danger”, l’autore un 24enne inglese, Richard Hughes. La trama? In una miniera si spengono le luci, tre visitatori cercano di capire cosa accade. Ci sono dei crolli e l’acqua inizia a salire…
Il primo radiodramma della Svizzera italiana sarebbe arrivato pochi anni dopo, per le feste natalizie del 1932. I Maestran, opera originale in rima di Ulisse Pocobelli con la regia di Giotto Cambi, che raccontava del ritorno a Carona, per le feste di Natale, degli emigranti che erano partiti per lavorare in Svizzera interna. I Maestran, appunto.
In un secolo molte cose sono cambiate. È cambiato il nostro gusto, è cambiata la nostra lingua, sono cambiate enormemente le tecnologie, e con esse le nostre possibilità di scelta tra podcast, audiolibri, radiodocumentari. Eppure il radiodramma, nel senso più originario del desiderio di raccontare una storia, esiste ancora e raccoglie apprezzamenti anche tra il pubblico del 21° secolo.
Per celebrare questo anniversario la RSI ha proposto su Rete Due e in rete/podcast una versione in italiano di Danger, adattata e diretta da Flavio Stroppini, con le voci di Margherita Coldesina, Igor Horvat, Antonio Ballerio, Davide Garbolino e Matteo Carassini. Per rendere meglio l’idea dell’evoluzione tecnologica si risalirà il tempo fino a oggi. Si parte infatti da una registrazione in mono, per passare allo stereo e finire con il binaurale (audio 3D). Inoltre la recitazione degli attori è all’inizio molto classica, quasi datata, per poi velocizzarsi e diventare, nel finale, molto contemporanea.
Ma non c’è solo Danger: un’altra interessante proposta in onda proprio in questi giorni su Rete Due (dal lunedì al venerdì alle 20.00) è “Animals”, una fiaba musicale di Cappa & Drago, ascoltabile anche su Spotify, liberamente tratta dal romanzo di George Orwell “La fattoria degli animali” e interamente recitata da Massimiliano Speziani. Un cortometraggio che è anche un piccolo musical, in cui il vecchio Maggiore incita gli altri animali della fattoria alla rivolta contro Jones e gli umani in generale.
Infine a Francesca Giorzi, responsabile della fiction radiofonica della RSI e produttrice di radiodrammi abbiamo chiesto se può già anticiparci qualche titolo che potremo ascoltare su rete Due nei prossimi mesi. “Ci occuperemo tra gli altri di Europei di calcio e di fumetti con l’adattamento della graphic novel vincitrice dell’ultima edizione del festival di Lucca, Odino Buzzi, e con un podcast che verrà proposto in anteprima nella settimana di carnevale alle 12.30 in Alphaville dal titolo Pazienza un altro podcast. A realizzarlo Guido Piccoli che era amico di Andrea Pazienza e da anni mi aveva consegnato della audio cassette, quelle col nastro, registrate a casa del grande fumettista. Le nuove produzioni del settore Audio Fiction raccontano la realtà da un punto di vista più intimo e privato e fanno leva proprio sulla possibilità che qualcuno racconti in prima persona una storia ad una singola persona che sceglie quando di sentirla. L’anno sarà inoltre propizio per valorizzare il nostro archivio, a cominciare dalla storia della fuga di Benito Mussolini alla fine della guerra scritta da Cesare Ferrario: L’oro di Dongo.”