Per ora in Svizzera sono disponobili sono due vaccini: Pfizer e Moderna
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Covid: la corsa ai vaccini

Dai contenziosi internazionali alla diversificazione

  • keystone
  • 4.2.2021
  • 40 min
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Prima si è pensato egoisticamente che fosse un problema dei paesi meno industrializzati e ricchi, sfavoriti e marginalizzati nelle prenotazioni dei diversi vaccini. Poi ci si è accorti che le diverse case farmaceutiche non avrebbero potuto onorare i contratti stipulati, né per quanto riguarda la tempistica né per le dosi prodotte.

La pandemia ha quindi rischiato di trasformarsi in una contesa anche dentro i confini continentali, con la Commissione europea che ha messo nel mirino l’industria farmaceutica anglo-svedese AstraZeneca. Il sospetto è che abbia favorito la distribuzione del suo vaccino nel Regno Unito per cui l’UE si è detta pronta a reintegrare i controlli alle frontiere fra Irlanda e Regno Unito, materia di scontri annosi con l’UK nelle trattative sulla Brexit.

La Svizzera, si è trovata anch’essa a corto di vaccini per cui ha dovuto far ricorso alla solidarietà intercantonale per assicurare la seconda dose alle persone che avevano già ricevuto la prima. La Confederazione, sin dal principio, ha cercato la strada della diversificazione e proprio ieri, l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), ha annunciato che la Svizzera ha stipulato contratti con due nuovi fornitori di vaccini anti-Covid: uno con l'azienda tedesca Curevac e un contratto preliminare con Novavax.

Finora la Confederazione ha firmato contratti con cinque fabbricanti di vaccini: Moderna (ca. 13,5 mio. di dosi), Pfizer/BioNTech (ca. 3 mio. di dosi), AstraZeneca (ca. 5,3 mio. di dosi), Curevac (5 mio. di dosi) e Novavax (6 mio. di dosi).

Per fare il punto della situazione intervengono:

Emiliano Albanese, professore di salute pubblica all’Università della Svizzera italiana (USI);

Giorgio Caldelari, presidente di Farma Industria Ticino;

Nadav Davidovitch, professore di salute pubblica all’Università Ben Gurion e consigliere del governo israeliano;

Nicoletta Dentico, responsabile del programma Salute Globale della SID (Society for the International Development);

In registrato il portavoce della Direzione per la salute e la sicurezza alimentare della Commissione europea Stefan De Keermaecker.

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