È da poco nelle librerie un’antologia insolita: insolita perché raccoglie una selezione di sceneggiature, soggetti, e un trattamento. Parliamo quindi di scrittura per il cinema. Le opere scelte sono accomunate dal fatto che a lavorarci è stata Suso Cecchi d’Amico, probabilmente la più grande sceneggiatrice della storia del cinema italiano. Il libro si intitola La fortuna di essere donna, ed è pubblicato da Einaudi. Ed è un libro che ci permette da un lato di parlare del linguaggio cinematografico e del valore letterario della scrittura per il cinema, dall’altro di una figura leggendaria del cinema italiano: unica donna in un mondo di maschi, il cui nome è legato oltre centoventi sceneggiature di film fondamentali, diretti da registi come De Sica, Visconti, Antonioni, Comencini, Monicelli e tanti altri.
Di Suso Cecchi d’Amico, della sua straordinaria carriera e della sua straordinaria persona ne abbiamo parlato con i curatori del volume: la figlia di Suso, la produttrice, attrice e saggista Caterina d’Amico, già Preside della Scuola Nazionale di Cinema in Italia; e Francesco Piccolo, scrittore premio Strega nel 2014 con Il desiderio di essere come tutti, sceneggiatore, autore televisivo e docente di adattamento cinematografico e televisivo.
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