Il videogioco è stato per lungo tempo considerato un passatempo maschile, che parlava a un pubblico maschile e giocava con un immaginario in cui la donna ricopriva spesso ruoli marginali e molto sessualizzati. Le cose sono lentamente e faticosamente cambiate negli ultimi decenni, con l’arrivo di un maggior numero di giocatrici e con una generale maturazione di questo settore dell’intrattenimento. Sulla rappresentazione dei personaggi femminili nell’universo videoludico, la giurista e critica videoludica Giulia Martino, ha scritto insieme a Francesco Toniolo, il saggio Playher. Rappresentazioni femminili nei videogiochi (Tlon, 2025). L’ha intervistata Malena Villa.
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