I Festival del Cinema sono tornati a pieno regime nel corso della primavera-estate 2022. Le sale, anche se la grande crisi pare superata, ancora faticano a recuperare il loro pubblico: dati alla mano, le presenze sono in crescita costante e pure gli incassi di alcuni specifici titoli sono più che incoraggianti.
In questo contesto, le piattaforme di streaming proliferano numericamente: ne nascono di nuove anche dedicate al cinema d’autore, ed alcune addirittura “acquisiscono i vecchi Studios di produzione, compreso il loro catalogo. Non è tutto oro: il pubblico comincia anche a stancarsi di questo genere di offerta, al punto che Forbes ha battezzato questo distacco dagli abbonamenti “The great unsubscribe”.
Noi abbiamo voluto fare un giro di opinioni al riguardo, coinvolgendo alcuni degli attori che si occupano, a vario titolo, di cinema: dai direttori dei principali festival (Giona Nazzaro del Locarno Film Festival, Carlo Chatrian della Berlinale e Alberto Barbera della Mostra del cinema di Venezia) a chi si occupa di distribuzione e gestione di sale (Luca Morandini). Ma anche chi il cinema lo studia a livello accademico, come Kevin B. Lee che è professore "per il futuro del cinema e delle arti audiovisive" per l'USI e il Locarno Film Festival.
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