“Non perdete tempo con le scuole di cinema. Per fare questo mestiere bisogna sentirlo. Ci vogliono intuito, coraggio e follia”. Così si era espresso il regista Werner Herzog, tra i massimi esponenti del cosiddetto Nuovo cinema tedesco, nel 2013, in occasione della 66esima edizione del Locarno Film Festival. Prima di lui, rimanendo in ambito cinematografico, dello stesso avviso anche registi del calibro di Andrej Tarkovskij e Orson Wells, quest’ultimo convinto che in appena un giorno e mezzo si potesse imparare l’abbiccì della tecnica cinematografica. Ma se per diventare attore, regista, oppure drammaturgo o sceneggiatore, non è necessario frequentare una buona scuola di recitazione o di cinema e neppure una di scrittura creativa, perché le scuole in cui s’insegna a danzare, a recitare, a cantare, a scrivere o a dirigere, non mancano ma, al contrario, riscuotono un successo sempre maggiore? Probabilmente perché, tutte queste scuole, rispondono a un desiderio di conoscenza – lo alimentano – dando la possibilità, a chi le frequenta, di fare esperienza e affinare il proprio talento.
Ospiti, in occasione dei primi trent’anni del CISA, Domenico Lucchini, direttore uscente del Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive, e il neodirettore Marco Poloni. A raccontare invece la realtà e l’esperienza maturata negli anni dall’Accademia Teatro Dimitri saranno la decana e docente di danza Corinna Vitale insieme a Susanna Lotz, responsabile della comunicazione dell’Accademia e referente sostenibilità all’interno della SUPSI. Infine, a proposito di scrittura legata alle arti sceniche, ma non solo, Charlot dialogherà con lo scrittore Martino Gozzi, amministratore delegato e direttore organizzativo della Scuola Holden di Torino.
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