Potrebbero sembrare storie di altri – meno fortunati di noi – quelle al centro degli spettacoli di cui si occupa Charlot questa settimana. Ma a osservarle più da vicino non ci raccontano solo il coraggio e la speranza che anima chi si mette in viaggio dall’Africa o dal Vicino Oriente lungo le rotte migratorie più letali al mondo.
I protagonisti di A place of Safety, il nuovo lavoro del collettivo Kepler- 452, più ancora dei migranti sono coloro che con i migranti si trovano a lavorare, a volte per salvarli da situazioni di grande pericolo, altre per accoglierli e aiutarli in quello che spesso sarà un percorso complesso di integrazione. E se il coraggio non manca nemmeno a questi protagonisti, più che la speranza nei loro occhi traspare a volte, la frustrazione e la disillusione. Kepler-452 lavora da tempo sul teatro documentario e con questa forma ha costruito anche il suo ultimo lavoro dopo aver trascorso alcune settimane a bordo della Sea Watch 5 mentre era impegnata in operazioni di soccorso nel Mediterraneo centrale.
Slow Motion è un esempio invece di teatro partecipato e nasce per iniziativa del Festival di Arzo e che vede confrontarsi un gruppo di persone che vivono nel nostro territorio, alcune con un passato, e un presente migratorio, altre residenti da sempre. Charlot ha seguito quell’incontro e ne propone il reportage in queta puntata
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