La Life Support, nave di ricerca e soccorso dell’associazione italiana Emergency, ha salvato 119 persone in due operazioni nel Mediterraneo centrale. Gli interventi si sono svolti tra la notte del 2 e la mattina del 3 dicembre, quando le imbarcazioni in difficoltà si trovavano in acque internazionali all’interno della zona SAR libica, l’area marittima in cui la Libia è responsabile del coordinamento delle operazioni di ricerca e soccorso. I naufraghi saranno ora accompagnati al porto di Bari, con arrivo previsto per sabato 6 dicembre.
Jonathan Naní La Terra, capomissione della Life Support, ha spiegato che la prima operazione di soccorso “è avvenuta intorno alle due di notte, quando dal ponte di comando abbiamo avvistato un gommone in pericolo e sovraffollato. Le persone chiedevano aiuto ed erano sprovviste di giubbotti salvagente”. L’intervento è stato complicato dalle condizioni meteo-marine avverse, con onde superiori al metro e mezzo.
“La seconda operazione”, prosegue La Terra, “si è svolta in mattinata. Anche in questo caso il gommone, in condizioni estremamente precarie, è stato avvistato dal ponte di comando. Le persone erano agitate e chiedevano aiuto”. Il personale medico sta ora effettuando le visite sanitarie previste per ogni persona tratta in salvo.
I 119 sopravvissuti hanno dichiarato di essere partiti da Tripoli. Tra loro ci sono 20 minori non accompagnati e 8 accompagnati. In generale, i migranti provengono da Gambia, Guinea-Bissau, Nigeria, Sud Sudan, Niger, Senegal, Camerun, Ghana e Costa d’Avorio.

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SEIDISERA 02.12.2025, 18:00
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