Dodici lettere d’amore e di digiuno per il jazz. Questo è il completamento del titolo del libro ordito dal giornalista, critico musicale e saggista Paolo Romano, pubblicato da Arcana nel giugno 2025. Una profonda e sentita riflessione sul jazz contemporaneo, attraverso la lente d’ingrandimento di un esperto che, in questo breve e agile libro, mette nero su bianco la sua personale esperienza. Un’autobiografia? Anche, almeno in parte. Sicuramente l’autore non si limita a parlare della musica in sé, ma esplora il “triangolo” spesso conflittuale formato da musicisti, pubblico e critici. Ne emergono i pregiudizi, le ipocrisie e le dinamiche degli “inner circles” del settore.
Il libro tocca argomenti come il mancato ricambio generazionale tra i giornalisti specializzati, la difficoltà di raccontare una musica in continua trasformazione e l’urgenza di riconoscere la sua fisionomia per trovare una nuova direzione creativa.
È un’opera che si allontana dal tradizionale saggio storico sul jazz per proporre una riflessione più personale e profonda sulla musica e sul mondo che la circonda.
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