Ritratto del compositore operistico italiano Giuseppe Verdi
La Recensione

“L’opera mia più bella”…

Una storia di generosità e lungimiranza firmata Giuseppe Verdi

  • Oggi
  • 15 min
  • Luisa Sclocchis
  • Keystone
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Un viaggio alla fine del XIX secolo alla scoperta di un aspetto meno noto della eclettica figura di Giuseppe Verdi, a pochi giorni dal prossimo 10 ottobre, data che segnerebbe il suo 212esimo compleanno. Ricordando quella che lui stesso definiva “L’opera mia più bella”. Il riferimento è alla Casa di riposo per musicisti Fondazione Giuseppe Verdi da lui fortemente voluta e fondata il 16 dicembre 1899. Verdi, quindi, non fu solo il geniale compositore, il gigante del melodramma italiano nato a Roncole di Busseto. Ma anche un lungimirante filantropo. «Delle mie opere, quella che mi piace di più è la Casa che ho fatto costruire a Milano per accogliervi i vecchi artisti di canto non favoriti dalla fortuna, o che non possedettero da giovani la virtù del risparmio. Poveri e cari compagni della mia vita!», scrisse all’amico scultore Giulio Monteverde a proposito di Casa Verdi, così è denominata la casa di riposo per cantanti e musicisti situata a Milano in piazza Buonarroti al civico 29. Proprietà della Casa di Riposo per Musicisti - Fondazione Giuseppe Verdi a cui il Maestro ne fece dono prima della morte. Un’affascinante storia passata e presente che rivela il Verdi filantropo…

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