Di tutta la musica cosiddetta “a programma” ossia descrittiva, quella dedicata o ispirata al canto degli uccelli è la più armoniosa e affascinante come ci ricorda questo disco dell’ensemble La Rêveuse diretto da Florence Bolton e Benjamin Perrot. Oltre al paesaggio sonoro evocato da compositori barocchi come Purcell, François Couperin e Rameau, nel programma sono presenti anche arrangiamenti di pagine musicali di autori moderni, Saint-Saëns, Ravel e Britten, e una composizione in forma di suite commissionata dall’ensemble a Vincent Bouchot che è dedicata ad alcuni animali in via di estinzione e che si conclude con un movimento intitolato “Gigue. L’Être humain, sa fuite en avant”.
Nel testo di presentazione del disco Florence Bolton la definisce una piccola fantasia zoologica, associando il rischio di estinzione anche ad alcuni strumenti musicali del passato recuperati per l’occasione con i quali il gruppo ha colorato questa fantasia ornitologica collocata tra natura, scienza e cultura.
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