Drottningholms Slottsteater
La Recensione

Drottningholms Slottsteater

Viaggio nel XVIII secolo alla scoperta del teatro di corte svedese

  • Oggi
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  • Luisa Sclocchis
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L’affascinante storia del Drottingholms Slottsteater, gioiello del periodo barocco, affonda le sue radici nel XVIII secolo ed è indissolubilmente legata a quella della corte svedese. Sorge infatti all’interno del Palazzo di Drottningholm, residenza privata dei reali di Svezia. Ma, come frequentemente accade, differenti furono le fasi di vita attraversate da questo storico scrigno di suoni, e non solo... Fu realizzato per volere di Luise Ulrike di Prussia, regina consorte al fianco di Adolf Frederick di Svezia. Inaugurato nel 1754, ospitò una nuova compagnia di attori francesi, ingaggiata un anno prima, che lo avrebbe utilizzato fino al 1771. Rimasto chiuso per alcuni anni, dopo la scomparsa del sovrano, nel 1777 fu donato dalla regina Luise Ulrike a suo figlio, il re Gustavo III. Che, profondamente interessato al teatro, decretò una sua vera e propria età dell’oro. Ma, avvicinandoci ai giorni nostri, riscoperto all’inizio del Novecento, dopo un lungo periodo di inattività, nel 1991 il Drottingholms Slottsteater è designato, insieme al Palazzo che lo ospita, patrimonio culturale di importanza internazionale UNESCO. Oltre ad essere uno dei pochi teatri settecenteschi giunti fino a noi praticamente intatti, vanta la presenza di macchine di scena originali regolarmente funzionanti ed ancora utilizzate. E vive oggi una nuova vita…

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