Il Giardino Armonico diretto da Giovanni Antonini si presenta con un nuovo album dal titolo petrarchiano e quanto mai attuale, "La morte della ragione", in cui trovano posto autori del XV e del XVI secolo noti come Alexander Agricola, Josquin Desprez e Carlo Gesulado da Venosa accanto ad altri meno frequentati come Giorgio Mainerio, Lodovico da Viadana e Hayne van Ghizeghem.
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