Laser

Mio maestro, mio amico. Mio padre

Enzo Jannacci nelle parole del figlio Paolo - di Michela Daghini

Libri, film e CD presenti nel catalogo del Sistema bibliotecario ticinese (Sbt)

Paolo Jannacci racconta il padre Enzo. Fine compositore, talentato e apprezzato jazzista, pianista, arrangiatore e produttore, Paolo da anni si divide tra la propria attività e quella con il padre, di cui ha prodotto tutti i dischi dal ’94. Ha al suo attivo tre album da solista (“Notes”, “Tape 1”, e “My Tangos”) suona con le sue formazioni in trio e quartetto, compone per il cinema e per il teatro, ha collaborato con artisti come Chico Buarque, Paolo Conte, Dario Fo, e Ornella Vanoni, e insegna al CPM di Milano. Attraverso le pagine di
“Aspettando al semaforo”, la biografia che ha scritto di
Enzo Jannacci, Paolo ci invita a conoscere meglio uno dei grandi artisti italiani attraverso il suo sguardo affettuoso e attento. E ci regala un ritratto intenso del geniale cantautore, le cui sonorità, storie e personaggi sono entrati a far parte del nostro immaginario. Personaggi di varia umanità, stralunati e spesso ai margini, raccontati con sentimento, dolcezza e comicità. La storia di Enzo Jannacci è quella di un cardiochirurgo che va a specializzarsi in America e finisce in Sudafrica a lavorare con Christiaan Barnard, il chirurgo che fece il primo trapianto di cuore della storia. Dal libro emerge un percorso ironico tra aneddoti divertenti e grandi temi dell’esistenza - la Milano anni Settanta-Ottanta, gli amici Dario Fo, Giorgio Gaber, Beppe Viola, Teo Teocoli, il teatro, il Milan, il futuro, la guerra, i concerti - a cui si aggiunge il dialogo tra padre e figlio – quello che avviene appunto al semaforo - su ciò che è la vita. Abbiamo incontrato Paolo Jannacci a Milano per farci raccontare la visione jannaccesca del mondo. Un universo surreale, come quello a cui ci ha abituato Enzo, ma che è anche un mondo reale in cui i due artisti si muovono ogni giorno. E dove è bello lasciarsi trasportare.

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