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Psichiatria in Ticino

di Cristina Foglia

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Fra i luoghi di cura del secolo scorso, in Ticino, uno del tutto particolare era l’ospedale neuropsichiatrico di Mendrisio. Al “Neuro” venivano ricoverati e “custoditi” i cosiddetti malati di mente ma anche persone che la società non sapeva dove collocare: anziani soli e debilitati, bevitori e, come si legge in un documento dell’epoca, “oziosi e vagabondi”. Il manicomio era (e in parte ancora è) un luogo che segnava una persona per la vita. Sono moltissimi i pazienti che al “Neuro” hanno trascorso l’intera esistenza, in un mondo a parte protetto e separato; perché una volta varcata quella soglia, era difficile uscirne. A cambiare il concetto di ospedale neuropsichiatrico è intervenuta la Legge sull’assistenza sociopsichiatrica cantonale, entrata in vigore nel 1985. Laser di giovedì e di venerdì, a cura di
Cristina Foglia, ripercorre e analizza quel momento di passaggio con il prof.
Marco Borghi, fra gli autori del progetto di legge, con
Silvano Testa, psichiatra e direttore medico della Clinica psichiatrica cantonale, e con toccanti testimonianze di alcune infermiere di quell’importante decennio.

Psichiatria in Ticino

  • Psichiatria in Ticino (1a parte)

    Laser 25.03.2010, 02:00

  • Psichiatria in Ticino (2a parte)

    Laser 26.03.2010, 02:00

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