Campi agricoli Foggia, Puglia
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Reportage nelle terre di Puglia

di Sonja Riva

  • 14.10.2020
  • 28 min
  • Keystone
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In Puglia, in provincia di Foggia, nella parte meno conosciuta e meno sviluppata anche turisticamente di una regione, additata come il fiore all’occhiello del Sud, terre che da sempre hanno la tradizione dell’agricoltura, dove si coltivano, olive, uva, pomodori e ortaggi che arrivano sulle nostre tavole. Terre che nel foggiano significano anche povertà e arretratezza culturale, dove chi può se ne va e non ritorna anche per avere diritto ad una vita di tranquillità, per non sottostare ai fenomeni criminali mafiosi che impongono di pagare, per avere le proprie attività protette. Terre di grande bellezza, di storia, di luce e sapori struggenti, di generosità. Terra anche di schiavi dell’agricoltura, di lavoratori sfruttati, come in molte altre zone d’Italia. Il belpaese in Europa è al terzo posto per numero di schiavi, dietro solo a Polonia e Turchia, secondo il rapporto della Walk Free Foundation. Dove secondo l’Istat, nel 2015, i soldi derivati dallo sfruttamento irregolare di esseri umani sono stati di 80 miliardi di Euro.

Sono diverse migliaia i lavoratori dei campi in Puglia, perlopiù provenienti dall’Africa o dall’Europa dell’Est. Giovani di venti, ventidue anni, che lavorano 12-14 ore al giorno pagati anche meno di tre Euro all’ora. Persone la cui manodopera è sfruttata illegalmente, che vengono reclutate attraverso il fenomeno del caporalato, ricattate per avere lavoro e che vivono spesso da irregolari. Le loro condizioni sono disumane, dentro a baraccopoli senza acqua luce, fogne, in mezzo all’immondizia e al fango, utilizzate solo come braccia e trattati da bestie. In luoghi spesso dove è difficile anche entrare. Siamo state in queste realtà e ve le raccontiamo attraverso le parole di Don Andrea, direttore della Caritas di San Severo, di Leonardo Palmisano, etnografo e scrittore, esperto di lavoro migrazioni e criminalità organizzata, autore di numerose inchieste e saggi sul tema, di Daniele Iacovelli segretario regionale della Flai Cgil di Capitanata e di Alessandra Granata, avvocato e collaboratrice della Caritas di San Severo e Serena De Michele mediatrice culturale per conto della Caritas.

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