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È un paese allo stremo quello che si appresta ad accogliere Papa Francesco.

La Repubblica Democratica del Congo è lo stato più ricco di materie prime al mondo ma il più povero per quel che concerne le condizioni di vita dei suoi abitanti. La nazione africana, sin dai tempi di re Leopoldo del Belgio, ha sempre fornito al mondo tutto ciò di cui questo aveva bisogno: schiavi, gomma, rame, oro, diamanti, uranio e oggi coltan e terre rare fondamentali per l’elettronica.

In cambio ha ricevuto conflitti, massacri, deportazioni, bambini soldato, e stupri di guerra, tanto da essere la zona più letale del pianeta dopo la seconda guerra mondiale. Ora, nelle regioni orientali del Paese della regione dei Grandi Laghi, due sono le principali guerriglie che stanno martoriando la popolazione locale: quella degli irregolari filo ruandesi del gruppo M23 e la ribellione degli jihadisti della formazione ADF.

I terroristi salafiti sono intenzionati a creare un Califfato Islamico e a impossessarsi del forziere congolese. L’insurrezione islamista ha esasperato una situazione già critica e secondo l’ultimo report dell’UNHCR gli sfollati nel Pease sono più di 5 milioni e 22 milioni le persone che soffrono la mancanza di cibo e il 14 gennaio le bandiere nere hanno perpetrato l’ennesima strage posizionando un ordigno nella chiesa di Kasindi.

Prima emissione: 31 gennaio 2023