Non è stato facile mettere insieme almeno due dei tre protagonisti di questo importante supporto digitale della Naxos dedicato ad un autore non operista del secolo scorso, che certamente merita di essere studiato ed eseguito assai più spesso: Vittorio Rieti. Studi musicali a Roma con Casella e Respighi, prime composizioni a Parigi per i Balletti Russi di Diaghilev, poi fuga dal nazifascismo a New York, dove resta sino alla fine: sua e del secolo ventesimo… Poi, in tempi recenti, il pianista Alessandro Marangoni legge pagine dei concerti pianistici del nostro, e decide di portarli in sala di registrazione: arriva subito la calorosa approvazione del boss Peter Bromley della Naxos, e la felice adesione del collega Orazio Sciortino nonché del direttore Giuseppe Grazioli, che chiede ed ottiene la partecipazione dell’Orchestra Sinfonica di Milano. Dunque lodi e gratitudine a tutti per questo disco necessario per conoscere pagine di un compositore che ha scritto con l’arte di divertirsi, senza sentirsi legato a scuole, ideologie e tecnicismi vari. Ascoltare per credere.
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