Nel cuore delle Alpi Svizzere si può godere non solo dello splendore della natura ma anche di ottima musica con le proposte del “Verbier Festival” intitolato il “Festival del verbo”, più di sessanta appuntamenti musicali fra opere, concerti, masterclass: ospiti d'eccezione dei quali ricordiamo almeno Olga Peretyatko, Peter Mattei, Magdalena Kožená che prenderanno parte al “Don Giovanni” di Wolfgang Amadeus Mozart. Ma fra gli altri anche il direttore d'orchestra e direttore artistico di Zurigo Gianandrea Noseda è all'appello per “Un ballo in maschera” di Giuseppe Verdi.
Ma il “Ridotto dell'opera” si apre anche alla musica contemporanea, scrigno prezioso e sempre un po' accantonato da teatri e pubblici che invece parla allo spettatore d'oggi con un linguaggio attualissimo ma, si badi bene, anche poetico e comunicativo. Dopo Marco Taralli e Stefano Ghisleri è la volta di Alessandro Solbiati. Compiuti gli studi presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano dove si è diplomato in pianoforte e composizione, si è in seguito perfezionato presso l'Accademia Chigiana sotto la guida di Franco Donatoni. Ha ricevuto commissioni da istituzioni quali il Teatro alla Scala di Milano, la RAI, il Teatro Comunale di Bologna, Radio France, il Mozarteum di Salisburgo, la Fondazione Gubelkian di Lisbona, il South Bank Center di Londra. Sue musiche sono state eseguite in rilevanti festival italiani ed esteri. È docente di Composizione presso il Conservatorio milanese ma in precedenza ha insegnato al Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna. Lontano dall'alta professionalità alla quale siamo abituati, una passeggiata presso un parco di provincia rivela una deliziosa sorpresa: un gruppo di non più tanto giovani che si incontrano a "flautare" per diletto e contrastare la calura estiva.
Alessandro Solbiati
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