Maria Callas
Ridotto dell'opera

Tracce di fantasmi in scena e non

Una nuova produzione di Norma 

  • Oggi
  • 54 min
  • Gaia Varon
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Quanto sono influenzati (ispirati? perseguitati?) gli interpreti di oggi dai grandi del passato, soprattutto quando rivestono lo stesso ruolo? Secondo il regista Olivier Py, che ne firma una nuova produzione, non si può mettere in scena oggi la Norma al Teatro alla Scala senza fare i conti con chi ne fu interprete memorabile in quel teatro, Maria Callas, e con un altro ruolo che la stessa Callas vi cantò, Medea. Marina Rebeka e Marta Torbidoni che, alternandosi sotto la guida di Fabio Luisi, danno voce alla sacerdotessa di Bellini alla Scala fino al 14 luglio si muovono in uno spazio scenico ricco di richiami fantasmatici ai tanti passati che si intrecciano alla vicenda dell’opera, al suo autore e alla storia del Teatro stesso. Dopo una cartolina che Nicola Cattò ci manda dal capoluogo della Sicilia in cui Bellini nacque, proviamo a ripercorrere la storia dell’incontro fra l’opera e le nuove tecnologie di registrazione della prima metà del secolo scorso, assieme al musicologo Daniele Palma che, in un recente, affascinante volume edito da Lim, ne indaga quasi da archeologo le tracce: quando ascoltiamo oggi la voce di Francesco Tamagno, il primo interprete dell’Otello di Verdi, cosa sentiamo davvero?

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