Secondo approfondimento di VCS in relazione agli 80 anni di Bob Dylan.
Una carriera decennale iniziata con l’avvio dei Sixties quella dell’autore, poeta, cantante, chitarrista statunitense che è spesso stata segnata da svolte improvvise, volute o accidentali, che hanno fatto e ancora fanno discutere: la strumentazione elettrica proposta in scena nel ‘65 che fece infuriare i puristi del neofolk urbano, l’incidente motociclistico del ‘66 ancor oggi in parte avvolto nel mistero, l’utilizzo negli album “filo-country” di una voce ripulita dalle note scorie che la caratterizzavano inizialmente, l’avvicinamento alla religione e ai testi biblici negli anni ’70; il tutto ampiamente documentato in audio e video (album ufficiali, bootleg, film, documentari, footage d’epoca).
E anche variazioni, trasformazioni, fino a vere e proprie riscritture - a volte - delle sue canzoni, nelle molteplici (e a volte irriconoscibili) versioni con cui ci siamo spesso trovati confrontati.
Di tutto ciò si discute oggi a Voi che sapete con quali ospiti Franco Fabbri, musicologo ed esperto di popular music, e Antonio Mariotti, giornalista e critico cinematografico del Corriere del Ticino, nonché incallito fan dylaniano. In studio Paolo Keller
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